Presentazione della ricerca "Storia, natura, economia della Valle del Sacco"
Vasi contenenti erbe medicinali, recipienti in vetro per conservare essenze, spezie e veleni di serpenti. Nella splendida farmacia di Trisulti del XVII secolo, interamente affrescata, sono conservati anche strumenti per lavorare le piante raccolte sui monti circostanti. E’ ciò che resta dell’attività medica e farmaceutica dei monaci certosini che per secoli abitarono la Certosa di Trisulti, divenendo ben presto il riferimento della popolazione locale in quanto depositari di un antico sapere legato alle proprietà benefiche delle erbe, utilizzate per la cura di diverse malattie.
Una verità emersa anche dagli archivi presi in esame dagli studiosi coinvolti nella ricerca “Storia, natura, economia della Valle del Sacco”, presentata nell’ambito della XII Settimana della Cultura presso la Sala del Refettorio Vecchio della Certosa di Trisulti. Uno studio incentrato sul Medioevo e sull’eccezionale biodiversità vegetale di queste terre e dello stesso Collepardo, definito a buon diritto “il paese delle erbe”, sede anche quest’anno del corso sul riconoscimento e l’uso delle piante officinali. La ricerca si inserisce nel filone di studi “oroblu”, dedicato al tema dell’acqua e portato avanti dall’Associazione culturale “Progetto Arkés”. I risultati dell’indagine sono stati illustrati da insigni relatori, presenti al convegno, sostenuto in primis dalla Banca di credito Cooperativo di Fiuggi, da anni promotrice di eventi per la valorizzazione del territorio. Una terra da conoscere e promuovere anche attraverso iniziative come quella svolta a Trisulti, grazie all’opportunità offerta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che per l’occasione ha aperto al pubblico un luogo esclusivo, altrimenti inaccessibile ai turisti.