ALATRI-PRESENTAZIONE DEL LIBRO "LE FRASCHETTE DI ALATRI"

Ripercorsa la storia del sito, da campo di concentramento a centro raccolta rifugiati e profughi

Partirono da Fiuggi, a scaglioni di 60 persone al giorno, i 780 anglo-maltesi, i primi civili ad essere  stati internati nel campo di concentramento “Le Fraschette” di Alatri. Era il 1° ottobre del 1942. Da quella data ebbe ufficialmente inizio la storia del sito, chiuso nel 1976. Oltre trent’anni di vicende, di sofferenze di famiglie e di singoli, confinati nel campo negli anni della guerra, ospitati, invece, nella struttura, in attesa di trasferimento nel dopoguerra. Una storia raccontata nel libro “Le Fraschette di Alatri, da campo di concentramento a centro raccolta rifugiati e profughi”, frutto del lavoro di ricerca negli archivi di Roma e di Frosinone e della raccolta di testimonianze e di documenti, condotti da Mario Costantini e da Marilinda Figliozzi, autori del testo a cura dell’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani, con il contributo della provincia di Frosinone. Interessante la ricerca realizzata e gli aneddoti che sono stati raccontati dagli stessi autori nel corso della presentazione del libro presso l’Istituto Tecnico Commerciale “Sandro Pertini” di Alatri. Ripercorso il passato del campo “Le Fraschette”, anche attraverso il ricordo personale dei presenti. Non è mancata, tuttavia, l’amara constatazione dell’attuale stato di abbandono del sito, seguita dalla richiesta, avanzata alle istituzioni, di un recupero dell’area da destinare a museo della Memoria. Una proposta che piace all’amministrazione comunale, che si sta attivando per verificare la fattibilità del ripristino di alcune strutture. Condivisa la necessità di mantenere in vita la memoria del campo, esempio di integrazione di culture e di nazionalità diverse, un’esperienza che sicuramente ha contribuito a fare di Alatri una città disposta all’accoglienza e all’integrazione, dimostrata anche negli anni difficili della guerra, segnati da una povertà profonda e diffusa.