Nel convegno inaugurale la personalità del grande artista nel racconto del figlio Manuel De Sica e dell'attore Lino Capolicchio
La sua pignoleria sul set, la sua signorilità e gentilezza nel cinema come nella vita. Tratti della personalità di un eccezionale artista, Vittorio De Sica, figlio della terra ciociara, ricordato nel convegno che inaugura la seconda rassegna di film “Il Cinema e la Memoria”. Evento organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Frosinone, dall’Associazione culturale Cine@arte, con il patrocinio dell’Assessorato provinciale alla cultura e la collaborazione del Centro sperimentale di Cinematografia. Rassegna dedicata quest’anno proprio al grande attore e regista De Sica, a centodieci anni dalla nascita nella città di Sora. Un artista a tutto tondo, autore di diversi capolavori della cinematografia italiana ed internazionale, alcuni dei quali saranno proiettati fino a gennaio in prima serata nella Sala De Sica del Multisala Nestor a Frosinone. Un omaggio a chi ha saputo raccontare con la macchina da presa le angosce, le speranze ed il dramma di un’umanità provata dalla guerra e dalla miseria, ad uno straordinario ed eclettico attore, capace di interpretare le parti più disparate e ad un grande maestro di recitazione, come hanno ricordato il figlio Manuel De Sica, noto compositore anche di colonne sonore di film, e Lino Capolicchio, attore e regista, protagonista del film “Il giardino dei Finzi Contini”, girato da De Sica nel 1970. Alla loro testimonianza è stato affidato il ricordo di un indimenticabile artista, conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo.