Comunicato stampa
COMUNICATO STAMPA
IANNARILLI SU RELAZIONE COMMISARIO AD ACTA: “NON CI CONDANNA A PAGARE
ALCUNCHE’”
“In merito agli articoli di stampa usciti in questi giorni sulla vicenda Acea Spa e, specificamente, alle notizie e alle dichiarazioni che si riferiscono alla relazione depositata dal Commissario ad acta Passino, dimissionario, il 28 giugno scorso, con la quale informa il Collegio del Tar dello stato di avanzamento dei lavori; essendo io venuto a conoscenza della stessa solo il 6 giugno scorso e fatta approfondire dal legali e tecnici, mi corre l’obbligo di fornire delle precisazioni per tranquillizzare i sindaci e la popolazione esasperata dalla gestione Acea. La relazione del Commissario non può, in alcun caso, essere intesa come determina commissariale in senso proprio e va ben sottolineato che non condanna a pagare alcunché. Va osservato che il Commissario, dopo aver formalmente affermato che la sentenza del TAR costituisce “limite e vincolo” del proprio operato, disattende se stesso ritenendo che la delibera n. 4/2007 - il cui annnullamento è stato dichiarato legittimo dal TAR – sia applicabile. E ciò sul presupposto che tale applicabilità deriverebbe dal fatto che ACEA vi avrebbe dato, di fatto, esecuzione e, pertanto sarebbe “… manifestamente irragionevole operare la verifica della gestione in relazione alle previsioni di piano d’ambito perché non vi sarebbe omogeneità tra i dati previsionali (piano d’ambito) e i dati a consuntivo che invece trovano unica giustificazione nella revisione del 2007”.
Non vediamo quale fondamento giuridico abbiano tali affermazioni, infatti dobbiamo ricordare al riguardo, che la Delibera del 2007 ed il collegato atto transattivo, sono stati annullati in autotutela dalla stessa Autorità, con delibera della Conferenza dei Sindaci n. 5 del 2009 a seguito delle censure mosse dall’organo di controllo COVIRI, con delibera a firma dello stesso Passino (al tempo Presidente dell’organo di controllo), che ha censurato la stessa per violazione del DM dell’agosto 1996 contenente il Metodo Normalizzato.
L’operato dell’Autorità è stato ritenuto pienamente legittimo dal Tar Latina che, con sentenza n. 529/2011, ha precisato che:
1. l’aumento tariffario è superiore al limite K che costituisce tutela per gli utenti e limite invalicabile di qualsivoglia revisione tariffaria, ordinaria e straordinaria.
2. nel determinare ex post la tariffa, la delibera 4/07 viola il principio di irretroattività dell’attività amministrativa;
3. il riconoscimento dei costi ex post si traduce in una sorta di appalto a piè di lista che è estraneo all’ottica di efficientamento imprenditoriale voluta dal Metodo.
In sostanza l’intero impianto argomentativo della Relazione del Commissario è, dunque, radicalmente viziato dal riferimento alla delibera n. 4/2007, il cui annullamento è confermato dal TAR. Inoltre il Commissario Passino, nella sua relazione, afferma che la delibera della Conferenza dei Sindaci n. 4 del 27.02.2007 avrebbe provveduto alla revisione del Piano d’Ambito. Detta delibera non ha in alcun modo inciso sulla programmazione degli interventi. In nessuna parte della delibera si approva un nuovo Piano d’Ambito né tanto meno è approvata alcuna revisione tariffaria a decorrere dal 2006, bensì in essa si dà atto della “necessità (in futuro) di procedere all’approvazione della revisione della tariffa a decorrere dal 2006” . Dunque non si vede come possa il commissario Passino, nella sua Relazione, utilizzare la suddetta delibera come “Piano d’Ambito” di riferimento per gli anni 2006-2009, per poi tornare all’utilizzo del Piano d’Ambito originario per la determinazione della tariffa per gli anni 2010-2011, come ha nei fatti sostenuto nella Relazione alla determinazione tariffaria. In tale prospettiva, non possono che trovare smentite la previsioni del Commissario in ordine al possibile recupero in futuro dei maggiori costi che ACEA dichiara di aver sostenuto, in quanto calcolati sulla base della “revisione”, di fatto inesistente, del 2007. Il Commissario, inoltre, non ha tenuto conto delle penali calcolate dalla STO.
In conclusione: non riusciamo a capire il perché della relazione del Commissario o forse capiamo bene. Comunque i legali stanno preparando delle controdeduzioni ufficiali. I cittadini, finché io sarò alla guida dalla Sto possono stare tranquilli. Non permetterò all’Acea di non rispettare il contratto e di continuare a gestire in questo modo il servizio idrico. Le dichiarazioni dei suoi responsabili sono eloquenti: parlano sempre di soldi e mai della soluzione ai disservizi che si verificano continuamente e che stanno esasperando la cittadinanza. Altro che “dialogo”, come spera qualche politico locale e si augura la sinistra, dai cui rappresentanti, da anni, non si riesce ad ascoltare anche una sola parola contro il gestore. Spero che i cittadini colgano questo aspetto e si rendano veramente conto di come stanno le cose”.
E’ quanto afferma il Presidente della Provincia di Frosinone, Antonello Iannarilli.
Frosinone 10 luglio 2012