FROSINONE-LA UILCEM INTERVIENE SUGLI ULTIMI SVILUPPI DELLA VERTENZA VIDEOCON

Continua lo scetticismo nei confronti del piano industriale annunciato dalla Ssim

Continua a sollevare perplessità il progetto di riconversione industriale della Videocon di Anagni, per ora presentato come bozza dalla società arabo-canadese, la Ssim, in un recente incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Per la Uil-Cem di Frosinone diversi sarebbero ancora i lati oscuri della proposta industriale, tali da mettere in discussione la bontà e la fattibilità del progetto e addirittura far paventare l’ipotesi di una nuova speculazione ai danni dei 1300 lavoratori e di tutto un territorio, storicamente legato alle vicende della VDC. Un dubbio che potrebbe avere ragione d’essere qualora fosse confermata la vicenda legata al brevetto delle tegole fotovoltaiche, la cui produzione è stata annunciata dalla Ssim accanto alla realizzazione di pale eoliche e all’assemblaggio dei televisori, per un totale di 35 milioni di euro di investimento e di 950 lavoratori reintegrati in cinque anni. Ebbene il brevetto delle tegole fotovoltaiche non apparterrebbe alla società arabo-canadese. A denunciarlo l’architetto Maurizio De Nardis, che rivendica la paternità del brevetto e parla di un incontro avuto con i referenti della Ssim per illustrare il progetto all’interno dello stabilimento, che si concluse poi con un nulla di fatto. Una circostanza, che, se confermata, potrebbe aprire nuovi scenari sulla vertenza, oltre che confronti in tribunale. Da qui l’invito a tenere alta la guardia, a vigilare sugli sviluppi della vicenda. Un appello che la Uil-Cem ha rivolto alle istituzioni e alle altre sigle sindacali, critiche nei confronti della posizione assunta dalla Uil, che oggi si dice contraria a spaccature all’interno del sindacato e aperta al confronto senza chiusure preconcette nei confronti della Ssim.