SPECIALE TREVI NEL LAZIO - IN MOSTRA PRESSO IL CASTELLO CAETANI UNA RACCOLTA DI REPERTI ARCHEOLOGICI RECUPERATI DALLA GUARDIA DI FINANZA

L'esposizione rimarrà aperta fino a giugno grazie alla collaborazione del comune con il Gruppo Tutela Patrimonio Archeologico della GDF

Scene di vita quotidiana ed episodi della mitologia greca ad impreziosire le eccezionali ceramiche a figure rosse e nere, provenienti principalmente dai centri della Magna Grecia, in mostra fino a giugno presso il Castello Caetani a Trevi nel Lazio. Si tratta per lo più di opere di fattura apula, sottratte illecitamente da siti archeologici, ora restituite alla fruizione pubblica grazie all’attività del Gruppo Tutela Patrimonio Archeologico della Guardia di Finanza, che nell’ultimo biennio ha recuperato oltre 300mila manufatti di interesse archeologico e 86 dipinti trafugati. Un’opera di prevenzione e di repressione dei reati contro il patrimonio culturale, la cui importanza è stata evidenziata nel corso della presentazione della mostra “Aqua et Fontes- La strada azzurra verso Roma”, organizzata dal Comune di Trevi nel Lazio, dalla Guardia di Finanza, dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, dalla Soprintendenza per i beni archeologici del Lazio, con il patrocinio della Regione e la collaborazione della Società cooperativa “Il Betilo”. Esposizione dedicata all’acqua, ricchezza del territorio trebano, che sin dai tempi antichi giungeva a Roma grazie ad uno dei più grandi acquedotti dell’epoca che convogliava le acque del fiume Aniene fino alla capitale dell’impero. Terra che conserva ancora oggi le vestigia di quel passato, alcune esposte nelle sale del Museo Civico Archeologico “Domenico Antonio Pierantoni”, oggi parte dell’Organizzazione Museale Regionale e del Sistema Museale Territoriale dei Monti Prenestini e Valle del Giovenzano, destinato ad accogliere una più ampia raccolta archeologica permanente con l’allestimento di nuove sale, grazie al contributo della Regione Lazio e della Provincia di Frosinone.