Virtuosismi musicali ma anche spunti di riflessione su valori fondamentali: la tradizione, l’integrazione, il legame con le proprie radici storiche e culturali. Molto più di una lezione-concerto l’incontro che il pianista di fama internazionale, Antoni O’Breskey, ha tenuto presso l’Auditorium dell’Istituto di Istruzione Superiore “Dante Alighieri” di Anagni il 10 gennaio scorso, riproposto l’11 gennaio nella Sala della Ragione del Palazzo comunale della “Città dei papi”, nell’ambito del progetto “Congiunzioni musicali”, promosso dal’istituto con il contributo della Regione Lazio e il patrocinio del Comune di Anagni e della Provincia di Frosinone. Letteralmente in visibilio i circa quattrocento studenti partecipanti alla due giorni di incontri, conquistati dall’eccezionale bravura, dalla poliedricità e dalla simpatia dell’artista, noto a livello internazionale per le sue originali ed emozionanti composizioni in cui si fondono musica classica, flamenco, musica irlandese, gitana, basca, araba, trasmettendo il carattere universale di una musica che non conosce barriere fisiche e culturali, e che mira a riscoprire le proprie radici, comuni a tutte le culture musicali del mondo. Centrato pienamente l’obiettivo del progetto, con un coinvolgimento e una partecipazione degli studenti superiore anche alle più positive aspettative. Entusiasmo contagioso il loro, che ha finito col trasmettere un’energia unica all’artista, come lui stesso ha ammesso e dimostrato nelle improvvisazioni fuori programma con le band musicali dell’istituto che si sono esibite durante il primo incontro. Per tutti un’esperienza unica, proseguita nel secondo incontro, sottolineata dalle standing ovation degli studenti e culminata con il concerto che ha concluso il ricco ed interessante programma della “Notte Nazionale del Liceo Classico”, tenutasi presso la Sala della Ragione nella serata dell’11 gennaio, che ha registrato il tutto esaurito con il pubblico proveniente anche dalla capitale. Soddisfazione è stata espressa dal dirigente dell’istituto, il prof. Adriano Gioè, che, consapevole dell’importanza della musica per la formazione dei giovani, ha prospettato la possibilità di ripetere in futuro esperienze di tale valore artistico e culturale.