Circa 40mila le presenze al santuario nei giorni della festa
C’è chi arriva in pullman, in auto, chi ha percorso a piedi i sentieri di montagna. Sul sagrato del Santuario della Madonna di Canneto è un flusso ininterrotto di pellegrini, giunti nella valle nei giorni della festa, rinnovando così un’antica devozione che abbraccia, nel comune culto mariano, comunità di varie regioni del Centro Italia e di paesi d’oltreoceano in cui forte è la venerazione della Madonna bruna di Canneto. Un culto che nella valle è attestato già nel IX secolo d.C. Una pia leggenda narra dell’apparizione in questo luogo della Vergine ad una pastorella e del ritrovamento prodigioso della statua lignea della Madonna; la sacra effigie davanti alla quale in migliaia, anche quest’anno, si sono raccolti in preghiera. Circa 40mila le presenze stimate nei giorni della festa, tali da richiedere un’efficiente organizzazione per il soccorso e l’assistenza medica, per garantire il regolare svolgimento del programma religioso ed un’accoglienza soddisfacente. Obiettivo nuovamente centrato, ma che si cerca di perfezionare con una serie di interventi migliorativi, nei quali si inserisce la ristrutturazione della facciata del santuario, quest’anno completamente nascosta agli occhi dei pellegrini da una serie di ponteggi.