Celebrazione in cattedrale alla presenza delle reliquie della santa patrona della diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino
La perseveranza femminile nell’esperienza di vita di Santa Maria Salome, fedele discepola di Cristo fin sotto la croce e dopo la morte, presentata come un esempio per le donne e gli uomini di questo tempo da mons. Domenico Pompili, sottosegretario della Conferenza Episcopale Italiana, nel corso della celebrazione eucaristica presso la cattedrale di Frosinone, a conclusione dell’anno giubilare indetto in occasione dell’VIII centenario del ritrovamento a Veroli del corpo di Santa Maria Salome, madre degli apostoli Giacomo e Giovanni e patrona della Diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino. A Frosinone, esposte alla venerazione dei fedeli, le reliquie della santa, sottoposte nel 2009 ad una ricognizione con metodi moderni, che ne ha accertato l’appartenenza ad una donna del I secolo d.C. Secondo un’antica tradizione Santa Maria Salome sarebbe giunta a Veroli al seguito di San Pietro, insieme ai santi martiri Biagio e Demetrio, per rivedere suo figlio Giovanni. Si fermò nel centro ernico dove qualche tempo dopo morì e fu sepolta in un luogo impervio. Le sue spoglie furono rinvenute solo nel 1209, avvolte in un panno all’interno di un’arca con un cartiglio che identificava i resti come quelli di Maria di Giacomo.