A far da cornice all'evento i suoni del Lazio antico e la mostra di strumenti musicali dall'VIII sec. a.C. al III sec. d.C.
Il fascino delle mura in opera poligonale ha da secoli richiamato l'attenzione di studiosi, artisti, intellettuali e semplici appassionati di archeologia e di storia antica, che hanno ammirato l'imponenza di queste costruzioni ed affrontato le questioni relative alla datazione, alle tecniche costruttive e al popolo che le ha realizzate. Un interesse condiviso dall'architetto Daniele Baldassarre, autore del volume "Latium Vetus et Adiectum - Architetture Megalitiche", che è stato presentato a Fiuggi con la partecipazione di storici e di illustri ospiti, discendenti di artisti che, nelle loro opere, hanno immortalato paesaggi e monumenti del territorio laziale; tra loro la nipote di Duilio Cambellotti, Laura Cambellotti, il discendente della scrittrice e pittrice Marianna Candidi Dionigi, Francesco Frediani Dionigi Di Cosimo, ed il prof Giorgio Koch, discendente del pittore tedesco Joseph Anton Koch, che nell'Ottocento dipinse paesaggi del Lazio. Tra i relatori della serata, impreziosita dalle musiche del Latium Vetus, proposte dal musicista Alessandro Mazziotti: il prof. Vincenzo De Caprio, docente di Letteratura Italiana e Presidente del Centro Interdipartimentale di Ricerca sul Viaggio - Università della Tuscia, lo scrittore e storico dell'arte Renato Mammuccari e l'archeologo Francesco Maria Cifarelli, direttore del Museo archeologico di Segni.