FROSINONE - LA CIOCIARIA NEL RISORGIMENTO ILLUSTRATA NELLA MOSTRA DELLA FONDAZIONE GIANLUIGI E STEFANO PROIA

Fino al 20 ottobre esposte opere che celebrano i personaggi e i fatti che hanno contribuito all'unità d'Italia


Dopo l’omaggio alla storia risorgimentale relativa al territorio ciociaro con l’istituzione di un concorso letterario riservato agli studenti del frusinate, in occasione dei 150 anni dell’unità d’Italia, la Fondazione Gianluigi e Stefano Proia ha voluto affidare anche ad una mostra di dipinti la celebrazione del contributo di uomini, di sacrifici e di idee che la Ciociaria ha dato al Risorgimento e al processo di unificazione dell’Italia. Una pagina della storia locale ignorata dagli stessi ciociari, a cui si rivolge il percorso in immagini proposto dalla Fondazione nei locali dei Portici di Sant’Antonio a Frosinone, messi a disposizione dall’amministrazione comunale fino al prossimo 20 ottobre, con l’esposizione di tele realizzate appositamente per la mostra dal maestro Otello Perazzi di Ceprano, stampe acquerellate dall’artista Americo Pirazzi di Veroli ed altre opere. Celebrate figure come quella del frusinate Nicola Ricciotti, amico e collaboratore di Mazzini, grande amico di Garibaldi, guida e modello per molti patrioti italiani impegnati per l’affermazione di una Italia unita. Unità teorizzata per la prima volta da un altro frusinate, Luigi Angeloni, uomo di grande levatura culturale che ebbe contatti con i personaggi più influenti del suo tempo. Ricordate anche altre figure di patrioti ciociari ed episodi legati alle rivendicazioni risorgimentali, in una terra, la Ciociaria, “aspra  e forte”, come la definì Garibaldi. Terra che la Fondazione, intitolata ai due giovani e promettenti fratelli Proia, morti prematuramente, sta cercando di valorizzare con iniziative di elevato spessore culturale, realizzate avvalendosi della collaborazione di Giorgio Copiz e di Domenico Ricciotti. Manifestazioni rivolte soprattutto ai giovani, presenti assieme alle autorità locali e all’associazione dei bersaglieri all’inaugurazione della mostra, impreziosita dai virtuosismi del violinista romeno Mihai Cristescu.


La redazione (2011-10-11 13:26:59)