La deputata risponde, carte alla mano, alle illazioni e alle perplessitą circa l'attendibilitą dell'interessamento apparse sulla stampa locale
Non ha usato mezzi termini l’on. Anna Teresa Formisano, quando, intervenuta alla riunione convocata ad Anagni dalla Uilcem sulla vertenza Videocon, ha risposto, carte alla mano, alle illazioni e alle perplessità espresse da alcuni rappresentanti della politica locale sulla stampa a proposito dei possibili sviluppi della vicenda e dell’attendibilità dell’interessamento nei confronti dello stabilimento anagnino, manifestato dalla società Ansaldo Toshiba, con la ripetuta richiesta, finora mai accolta, di visitare la struttura per verificare la possibilità di scegliere Anagni per l’apertura di un suo sito industriale in Europa. Un interesse reale come evidenziano le lettere indirizzate all’on. Formisano dalla stessa società. Missive lette davanti a decine di lavoratori, rispondendo così a chi mette in dubbio l’esistenza di una simile attenzione, negando l’evidenza, come ha denunciato la deputata, membro della Commissione Attività Produttive, che, nel corso dell’incontro, ha parlato anche della recente comunicazione da parte di Invitalia, chiamata a valutare la documentazione fornita a gennaio 2011 dalla società SSIM, interessata all’acquisto del sito. Documentazione ritenuta insufficiente e troppo generica per una valutazione del piano industriale, che, dunque, a distanza di un anno, risulta di fatto inesistente. Un nuovo colpo di scena nella lunga ed estenuante vertenza Videocon, che non può non provocare sdegno e sconcerto. Da qui l’appello dell’on. Formisano e della Uilcem affinché non si perda ancora altro tempo e si consenta alla società Ansaldo Toshiba di incontrare a breve il commissario, permettendo così al gruppo di valutare la fattibilità di un investimento nel frusinate che potrebbe dar vita a nuove, importanti prospettive di sviluppo e di occupazione.