Le peculiarità dell'opera e la complessità del profilo della scrittrice e pittrice indagati dallo studioso Antonello Ricci
Non una semplice viaggiatrice, Marianna Candidi Dionigi, ma un’appassionata di arte e di archeologia, capace di emozionarsi e di trasmettere le proprie sensazioni di fronte all’eccezionalità e alla bellezza di opere del passato, come le mura ciclopiche di Alatri e le altre testimonianze dei centri del frusinate visitati dalla scrittrice ed immortalati nelle sue opere pittoriche e nello scritto “Viaggi in alcune città del Lazio che diconsi fondate dal re Saturno”. Un’opera indagata da Antonello Ricci, autore del libro “La scrittura di viaggio di Marianna Dionigi”, presentato ad Alatri alla presenza di studiosi e delle istituzioni locali. Evidenziata ed approfondita la personalità complessa della donna, prima nell’Ottocento ad aver composto un testo odeporico, relativo a Roma e al Lazio, uno fra i più affascinanti libri di viaggio in Italia, scritti in italiano agli inizi del XIX secolo. Restituiti, grazie allo studio di Ricci, il profilo multiforme e a volte contraddittorio della Dionigi, il suo ruolo nel contesto culturale ed intellettuale dell’epoca e la peculiarità della sua opera che, per il carattere fortemente soggettivo e sentimentale del racconto, supera il modello settecentesco della letteratura di viaggio, caratterizzato dall’impersonalità e dall’imperturbabilità della narrazione.