Intervenuti illustri relatori tra cui rappresentanti dell'Istituto Italiano di Paleontologia Umana
Un territorio ricco di testimonianze storiche ed archeologiche il Lazio meridionale,a cominciare da quelle che segnano l'inizio dell'evoluzione dell'uomo, come i resti umani, attribuibili ad Homo erectus pekinensis, ossa di animali e frammenti di manufatti in selce, osso e pietra, rinvenuti nel sito di Fontana Ranuccio ad Anagni, utili per completare il complesso quadro relativo alla ricostruzione delle varie fasi della preistoria dell'uomo in Italia e in Europa. Reperti e scoperte ricordati ed analizzati, proprio ad Anagni, nel corso del convegno "Riflessi di archeologia. Percorsi di archeologia classica nel Lazio Meridionale", presso il Convitto nazionale "Regina Margherita", che ha visto la partecipazione di autorevoli relatori nel campo degli studi di paleontologia, tra i quali il prof. Italo Biddittu dell'Università di Cassino, Raffaele Sardella e Fabio Parenti, rispettivamente presidente e segretario dell'Istituto Italiano di Paleontologia Umana.Istituzione, quest'ultima, che il prossimo anno festeggia il secolo di vita e che, proprio da alcuni mesi, dispone di una struttura, un laboratorio e di depositi nel convitto anagnino, dove potrà allestire una nuova biblioteca, una foresteria e dei laboratori, in cui avviare attività di restauro e di formazione, come previsto a partire dal mese di luglio, quando sarà ripresa la campagna di scavo a Fontana Ranuccio, visitabile durante i lavori.