Il passaggio dalla Sangemini all'Atf č stato salutato come una possibilitā di concreto sviluppo per l'intera cittā termale
Riconquistare rapidamente le quote di mercato perse negli ultimi anni di gestione Sangemini, facendo tornare l'acqua Fiuggi sulle tavole degli Italiani e sui mercati esteri, riorganizzando la rete vendita. Questa la priorità del nuovo gestore dell'imbottigliamento, l'Atf, la società di proprietà dell'ente comunale, subentrata dopo dieci anni al gruppo umbro, al termine di un lungo contenzioso con il Comune di Fiuggi. Nei giorni scorsi l'inaugurazione della nuova gestione dell'imbottigliamento, salutata come una grande occasione per il concreto sviluppo, non solo del sito industriale, ma anche della città termale, come ha sottolineato nel corso della cerimonia di inaugurazione il sindaco, Fabrizio Martini, parlando di una grande opportunità per Fiuggi, purché la politica non interferisca con le attività dello stabilimento, che deve operare in totale autonomia. Soddisfazione per il lavoro svolto finora è stata espressa anche dal liquidatore della società Atf, Francesco Pannone, il quale ha evidenziato che, grazie all'impegno profuso e al lavoro dei dipendenti dello stabilimento, riassorbiti dal nuovo gestore, in pochi giorni la produzione ha già subito un'impennata significativa rispetto all'ultimo periodo. Commenti positivi e messaggi augurali sono stati espressi dai presenti alla cerimonia, tra i quali il vescovo di Anagni-Alatri, mons. Lorenzo Loppa, che ha benedetto lo stabilimento, e dal manager di Trenitalia, Gianfranco Battisti, il quale ha affermato che l'acqua Fiuggi tornerà presto ad essere servita sui treni dell’Alta velocità.