L'intervento del Commissario straordinario della Provincia di Frosinone, Giuseppe Patrizi, nel convegno di Fiuggi
“Parlare e confrontarsi sul lavoro, per lunghi anni, è stato soprattutto discutere sui sostegni ai lavoratori in procinto di perderlo oppure disquisire su quali e quanto drammatici siano i dati sulla cassa integrazione, sui fallimenti, sul numero di giovani che non riescono a trovare prima occupazione o dei 50enni che, troppo giovani, si trovano sputati fuori dal sistema del lavoro con famiglie sulle spalle da tirare avanti. Praticamente si discute, quasi sempre, del lavoro che non c’è, e forse non poteva essere diversamente in periodo di crisi drammatica come quello che viviamo. Da qualche mese, abbiamo invertito la rotta e abbiamo cominciato a discutere e confrontarci sul sostegno alle imprese in difficoltà per salvare il lavoro e sulle strategie territoriali per crearne di nuovo”.
Dal palco delle Teatro delle Terme di Fiuggi il Commissario Straordinario della Provincia di Frosinone, Giuseppe Patrizi, molto sensibile a questi temi soprattutto per il suo passato da dirigente di diverse aziende di caratura nazionale, torna a lanciare la sfida dello sviluppo.
“Nel consesso organizzato su più giornate a Fiuggi, di grande livello, mi piace ascoltare e partecipare, a discussioni di senso diverso, dove sul lavoro c’è una visione di rilancio, di ricostruzione. Non sono certo io, ma illustri statisti del passato, ad aver indicato come indispensabile una certa quota di fantasia nell’azione di politica e di governo, per poter individuare uno sviluppo oltre gli ostacoli della realtà contingente. La nostra esperienza alla Provincia di Frosinone porta un esempio che, mi pare di poter dire, calza perfettamente a questa visione. Noi abbiamo immaginato di poter innescare un processo di rilancio, partendo proprio dalla crisi che ci sta dilaniando. Abbiamo unito tutto il territorio, tutti gli agenti attivi, dell’imprenditoria, del sindacato, i Sindaci e gli amministratori in generale, i politici, tutti intorno a un unico progetto di rilancio. Per più di un anno un ristretto gruppo, guidato dal presidente del Comitato dello Sviluppo della Provincia di Frosinone, Antonio Salvati, ha lavorato intorno a un progetto operativo. Ora siamo alla fase finale, se il Mise firmerà un accordo quadro per la nostra Area del Lavoro Frosinone-Anagni, avremo dato delle concrete possibilità di sviluppo alla nostra terra e avremo creato lavoro. Non intendo dire che ovunque sia possibile fare ciò che è stato fatto da noi, un’avventura, tra l’altro, della quale ancora si attendono gli effetti. Ma l’atteggiamento di positività e di lotta alla crisi e alla disoccupazione deve essere sempre altissimo e non deve vederci abbassare la guardia. Questa terra, la nostra gente, ha dato sempre grandi prove di coraggio e di valore nella storia passata e recente. Non mancherà ora il fiato per tagliare un altro traguardo e tornare a crescere. Le imprese della nostra provincia sono di grande livello, gli imprenditori hanno dimostrato di saper far bene e di ottenere successo anche fuori dai nostri confini. Nei tempi stabiliti, grazie alle recenti direttive europee volute soprattutto dal nostro conterraneo, il Vice Presidente della Commissione, Antonio Tajani, pagheremo i nostri debiti con le imprese. Abbiamo lanciato una grande vertenza territoriale, grazie alle organizzazioni sindacali e datoriali che lavorano con noi all’unisono, abbiamo messo questo territorio nelle condizioni di creare nuovo lavoro. Continueremo così e, se ci ascolteranno, questa terra sarà in grado di rialzare la testa. Non dobbiamo, soprattutto ora, abbassare la guardia”.