L'importante dedicazione in localitą Serra Sant'Antonio dei luoghi percorsi pił volte dal beato Wojtyla
Lo percorse ben 26 volte, in totale anonimato, immerso nel verde incontaminato dei Monti Simbruini. Per papa Giovanni Paolo II un legame con il territorio di Filettino che solo oggi viene confermato da fonti autorevoli, vicine al beato Wojtyla. Un amore per queste montagne, più volte percorse, rivelato nel giorno dell’intitolazione del sentiero in località Serra Sant’Antonio all’amato pontefice, prossimo alla santificazione. Una cerimonia partecipata da fedeli, volontari della protezione civile e della Croce Rossa, da diverse autorità civili e militari in rappresentanza dei comuni del frusinate e quelli abruzzesi, prossimi a Filettino. A presiedere la cerimonia il cardinale Paolo Sardi, Patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta, ospite d’eccezione del giorno dedicato all’inaugurazione del sentiero e ai festeggiamenti per il 71esimo anniversario di sacerdozio di mons. Alessandro De Sanctis, il sacerdote dei record per la sua veneranda età e per gli anni di ministero nella stessa parrocchia, a Filettino. Una giornata iniziata al mattino con l’accoglienza in paese dell’alto prelato, proseguita poi con la funzione religiosa, celebrata nella chiesa di Santa Maria Assunta. A seguire, lo spostamento in auto per raggiungere il sentiero e scoprire la targa, che legherà per sempre questi luoghi all’eccezionale figura di papa Giovanni Paolo II, in un legame spirituale ispirato a sentimenti di pace, di concordia e di rispetto della natura e delle sue creature.