Pubblichiamo il comunicato stampa diramato dall'amministrazione provinciale sulla discussione relativa all'istituzione di una nuova società
Nella seduta odierna (1 agosto n.d.r.) presso il palazzo della Provincia di Frosinone in cui sono stati presenti dirigenti e funzionari in rappresentanza del Comune di Frosinone, del Comune di Alatri e della Provincia di Frosinone, sono stati affrontati gli aspetti tecnici, normativi ed economici sulla possibilità di istituire una nuova società per il possibile assorbimento degli ex dipendenti della società Multiservizi SpA.
Nell’ambito della discussione sono state rilevate in via preliminare quelle problematiche pregiudiziali, già evidenziate in altre sedi e nei precedenti incontri, che alla data odierna non hanno trovato una specifica soluzione da parte della Regione Lazio, che, a tal riguardo, avrebbe dovuto inoltrare specifica richiesta di parere agli organi all’uopo deputati.
In particolare le citate problematiche possono essere così dettagliate:
- il Comune di Alatri e il Comune di Frosinone avevano dato luogo nell’anno 2012 alla costituzione della società Servizi Strumentali Srl, sul presupposto della natura strumentale delle attività da erogare; ad oggi i medesimi servizi dovrebbero essere classificati quali servizi pubblici locali;
- qualora i servizi rimanessero classificati quali servizi strumentali si ricadrebbe nel disposto dell’art. 4, comma 3, della cosiddetta “Spending Review”. Nel caso, invece, di una società erogatrice di servizi pubblici locali non potrà omettersi l’applicazione delle disposizioni di cui all’art. 35 c. 3 del D.Lgs. 165/2001, imposto dall’art. 18, comma 1 del DL 112,2008, convertito con modificazioni dalla legge n. 133/2008 (necessità di selezione pubblica);
- altra criticità è quella relativa all’impossibilità di una transizione di quei lavoratori attualmente occupati nelle cooperative che gestiscono i servizi già erogati dalla Multiservizi SPA nei Comune di Frosinone ed Alatri all’interno della costituenda società;
- una oggettiva ed ulteriore criticità è rappresentata dal fatto che il Comune di Frosinone ha adottato il piano di riequilibrio pluriennale ai sensi del D.L. 174/2012, nel quale è prevista la esternalizzazione dei servizi con la correlativa riduzione delle spese del personale in coerenza con le indicazioni della Deliberazione n. 14/2011 della Corte dei Conti Sezione Autonomie.
Evidenziate le suindicate argomentazioni, il tavolo tecnico si è proposto di formulare un piano tecnico economico (industriale) sulla eventuale costituzione di una nuova società o se, del caso, la utilizzazione di quella già esistente presso la Provincia di Frosinone (APEF).
La Provinciadi Frosinone, al riguardo, ha evidenziato che i propri servizi hanno una incidenza in percentuale di personale più bassa rispetto a quella relativa alla tipologia di servizi dei Comuni e, in modo significativo, per quanto concerne la manutenzione stradale. Rispetto alle evidenze contabili risulta che il contratto da prendere in considerazione è quello dei Servizi Integrati/Multiservizi in ordine al quale è possibile ipotizzare l’assorbimento delle seguenti unità di personale:
- il Comune di Frosinone, sulla base di un importo stimato di spese per servizi di euro 2.500.000, detratta l’iva, le spese generali ed altri over heads, può favorire l’occupazione di circa 100 unità a 18 ore settimanali;
- il Comune di Alatri, sulla base di un importo stimato per servizi di euro 485.000, detratta l’iva, le spese generali ed altri over heads, può favorire l’occupazione di circa 20 unità a 18 ore settimanali;
- La Provincia di Frosinone:
A. sulla base di un importo stimato di euro 500.000, in ordine ai servizi di cartellonistica e cosap, detratta l’iva, le spese generali ed altri over heads, può favorire l’occupazione di circa 12 unità a 18 ore settimanali;
B. per la manutenzione delle strade, qualora la Regione garantisca i relativi finanziamenti, come era in precedenza, sulla base di un importo stimato di euro 2.000.000, al netto dell’iva e delle spese generali ed altri over heads, può permettere l’occupazione di circa n. 50 unità a 18 ore settimanali;
- La Regione Lazio, in base alle dette proiezioni e ferme restando le questioni in premesse descritte, dovrebbe farsi carico della differenza tra i lavoratori attuali e quelli teoricamente assorbibili.