Le guardie ambientali del Circolo Legambiente di Fiuggi fanno appello alle istituzioni e minacciano denunce per disatro ambientale
Solo alcune settimane fa la notizia della nascita di alcuni piccoli di airone cinerino presso il Lago di Canterno aveva riacceso la speranza di un nuovo futuro per questo bacino, vista l’unicità e l’eccezionalità dell’evento nella storia del lago, complice il notevole innalzamento del livello delle acque, verificatosi nel corso della stagione invernale e nei primi mesi dell’anno, con l’ampliamento dell’area lacustre e la creazione naturale di un habitat ideale per la nidificazione delle specie acquatiche presenti a Canterno. Speranza che oggi rischia nuovamente di infrangersi di fronte al repentino ritiro delle acque, convogliate nell’impianto di generazione di corrente elettrica dell’Enel, che mette a rischio la vita dei nuovi nati e la schiusa di altri nidi, rendendo vulnerabili all’attacco di voraci predatori rifugi finora sicuri. Ma non è solo il futuro di questi animali a destare la preoccupazione degli ambientalisti e delle guardie ambientali del Circolo Legambiente di Fiuggi. Lo spettacolo naturalistico che fino a qualche settimana fa aveva allietato la vista dei visitatori del lago rischia, infatti, di trasformarsi nella triste e squallida visione di una pozza di acqua putrida, fangosa e maleodorante. Ecco perché il locale Circolo Legambiente fa appello alla sensibilità degli enti e delle istituzioni preposte per addivenire ad una soluzione ottimale e, possibilmente, definitiva del problema, proponendo, inoltre, un progetto di sbarramento del bacino presso il cosiddetto stretto di Corniano: un restringimento naturale del lago di circa 50 metri in cui erigere una barriera, che garantisca da un lato il prelievo dell’acqua da parte della centrale idroelettrica e dall’altro lato la conservazione a monte di un livello delle acque accettabile per l’esistenza delle specie dell’avifauna acquatica del lago. Tutela prevista da una direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio del 2009, nota come “Direttiva Uccelli”, a cui si appellerà il Circolo Legambiente Fiuggi con una denuncia per disastro ambientale nei confronti dell’Enel e della Regione Lazio, qualora l’ente privato non si asterrà dal prelievo massiccio di acqua durante il periodo di riproduzione delle specie acquatiche ed ittiche e la regione non interverrà per l’applicazione delle norme europee.