“Credo che il Governo non potrà non riconoscere, se ha un minimo di discernimento della realtà, che il Lazio non è una regione come tutte le altre. Il Cal del Lazio, oggi, ha deciso di manifestare, a grande maggioranza, il suo dissenso a un processo normativo che costringerebbe una delle regioni più grandi della Nazione, che include la Capitale, ad avere solo due maxiprovince, una del nord con Viterbo e Rieti e una del sud con Frosinone e Latina. Province smisurate, specialmente la nostra, che tra l’altro non avrebbero più governi eletti dal popolo ma dalla politica. Per questo il Cal del Lazio, a stragrande maggioranza, ha deciso oggi di prendere atto della Delibera di Giunta Regionale del Lazio con la quale si è deciso di ricorrere alla Corte Costituzionale contro le norme emanate dal Parlamento per il riordino delle Province. Sarà dunque il Governo ad assumersi la responsabilità di compiere una divisione del nostro territorio tanto insensata e dannosa. Tra l’altro resta ancora insolutauna questione importantissima quale è quella della conformazione della Città metropolitana di Roma, dove molti sindaci del Lazio non possono prendere alcuna decisione, se farne parte o meno, finché non ne vedono lo Statuto. Sarebbe davvero innaturale se tutti i centri oggi facenti parte della Provincia di Roma divenissero Città metropolitana o, addirittura, Capitale come alcune correnti di pensiero sostengono. Di fatto, applicando la norma, il Governo non può fare altro che accorpare Frosinone a Latina e Rieti a Viterbo. Comunque è stato eseguito il mandato espresso dai Sindaci lunedì scorso”.
E' quanto afferma il Presidente della Provincia di Frosinone e di Upi Lazio, Iannarilli
La redazione (2012-10-03 10:33:41)